Ho aspettato fino a oggi per far uscire il mio articolo settimanale, perché volevo che coincidesse con questa data importante.
Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Violenza maschile, per la precisione, quella che avviene dentro la coppia, in famiglia, sul lavoro, a opera di persone vicine o di sconosciuti, ovunque e in qualunque situazione una donna si senta in pericolo, ogni volta che viene ridotta al silenzio, abusata, violentata, uccisa.
Questo è un tema di grande attualità e importanza, a cui si deve dare la maggiore rilevanza possibile e che si intreccia con tanti altri temi, non solo con quello della sicurezza e del femminicidio.
Ma perché ne parliamo qui, che cosa c’entra l’armocromia, il mondo dell’immagine con la violenza sulle donne?
In apparenza sembra che non c’entrino nulla l’uno con l’altro, ma chi mi conosce sa che io parlo spesso di libertà, parlo anche di femminilità, di bellezza e tutto questo perché sono una grande sostenitrice del principio che ognuno deve poter decidere per sé, donna o uomo che sia, senza che qualcuno imponga niente agli altri.
Nel mio piccolo parlo spesso anche del fatto che non esistono nemmeno dei colori o dei capi di abbigliamento che dobbiamo sentirci obbligati a portare, perché le imposizioni esterne non devono limitare la libertà personale di ciascuno, se si agisce nel rispetto di se stessi e degli altri.
Se a una donna piace sentirsi femminile ed esprimere quel lato di sé, è giusto che possa farlo e che abbia a disposizione gli strumenti per sentirsi bella, senza preoccuparsi di quale taglia indossa o di quale sia la sua età. Femminilità è espressione di se stesse come donne, non è portare la 42 e avere per sempre vent’anni.
Io credo molto nel rispetto e nell’amore reciproco, nel darsi sostegno a vicenda, nell’educazione. La violenza è una forma di debolezza, non di forza, perché le persone davvero forti non hanno bisogno di imporsi sugli altri, agiscono su loro stesse, per gli altri.
Marilyn Monroe diceva che “ogni donna merita un uomo che le rovini il rossetto, non il mascara”.
Il rossetto è da sempre un simbolo di femminilità, in passato a tante donne era vietato metterlo dal marito o dal fidanzato. Nessuno deve poter dire a una donna di non stendersi sulle labbra un rossetto che dia luce al suo volto, se lei vuole.
Ma è bene ricordare anche che un uomo può permettersi di togliere il rossetto a una donna solo se è sicuro che la donna voglia essere baciata da lui.
Cerchiamo di essere tutte e tutti uniti contro ogni forma di violenza.