Imparare ad amarsi, ad apprezzare il proprio aspetto, qualunque esso sia, valorizzarsi cercando di raggiungere un equilibrio tra il benessere del nostro corpo e della nostra mente sono buone pratiche che ci aiutano ad affrontare una quotidianità che non sempre è facile, soprattutto per quelle persone che hanno un corpo cosiddetto “non conforme”.
La società ci vorrebbe tutti magri, longilinei, alti, formose le donne e muscolosi gli uomini, senza rughe, senza cellulite, senza acne, senza smagliature, eternamente giovani.
E invece alzi la mano chi non ha almeno uno di questi “difetti”, uno di quelli che vengono chiamati “inestetismi” e che invece sono solo le nostre caratteristiche.
Ma i corpi che, appunto, non sono conformi alle rigide regole estetiche imposte dall’industria cosmetica o da quella del fashion, talvolta vivono situazioni di disagio perché non trovano abbigliamento adatto alle proprie forme o al proprio peso, se non in negozi specializzati. E in più possono anche essere oggetto di quello che, con un termine inglese, viene definito body shaming.
Cos’è il body shaming?
Subire body shaming significa che qualcuno, con le sue parole o il suo atteggiamento, vuole farci provare vergogna o imbarazzo per il nostro corpo, a causa di una o più caratteristiche fisiche, come l’eccesso di peso, la bassa statura, il seno piccolo, l’addome prominente.
Tutto quello che devia dalla “normalità”, dallo standard, può essere preso di mira con lo scopo di colpire l’autostima della persona in questione.
A volte si tratta di un atteggiamento voluto da chi lo pratica, con l’intento di ferire e di far stare male gli altri, per affermare una sorta di superiorità che però non ha nessun fondamento. A volte, invece, capita di fare body shaming anche in modo non intenzionale, magari con una battuta o delle parole dette con leggerezza che però hanno l’effetto di ferire le persone che le ascoltano.
La diffusione dei social network ha purtroppo fatto esplodere questo fenomeno, perché il fatto di non avere davanti la persona a cui ci rivolgiamo e di potersi “nascondere” dietro una tastiera ha reso più facile deridere gli altri per il loro aspetto fisico sentendo di poter restare impuniti (anche se questa impunità ha un limite).
Chi è vittima di body shaming, soprattutto persone con fragilità o più sensibili di altre, rischia di avere serie conseguenze a causa della derisione di cui è vittima, manifestando forme di ansia o iniziando ad avere disturbi alimentari.
Cosa fare?
Per prima cosa stiamo attenti alle parole che usiamo, rispettiamo l’individualità di ognuno e il diritto di ciascuno di abitare il proprio corpo con serenità, in modo da non esercitare nemmeno involontariamente il body shaming nei confronti delle altre persone.
E per quanto riguarda noi stessi prendiamoci cura del nostro benessere cercando di avere un corpo nel quale ci sentiamo bene e che è in equilibrio con la nostra mente. Non dobbiamo dimagrire per forza o ingrassare se giudicati troppo magri, né portare tacchi altissimi se la nostra statura è più bassa della media. Facciamo quello che ci fa stare bene, prendiamoci cura del corpo perché è grazie a lui che possiamo andare in giro per il mondo, sono le nostre gambe che ci permettono di spostarci e le nostre ossa e i nostri muscoli che ci sorreggono e ci fanno muovere.
Il nostro aspetto è importante solo se è espressione della nostra individualità.
Per poter avere questo atteggiamento positivo è importante conoscersi bene, perché questo è il primo passo per poterci rispettare e valorizzare. Ti aspetto quindi per un incontro con me nel corso del quale potrai scoprire quali sono le forme del tuo corpo, qual è il tuo incarnato, quali sono i colori che ti fanno risplendere, quale trucco o quale abbigliamento sottolinea la tua unicità.
Contattami, insieme riusciremo a far emergere tutte le tue potenzialità.